Premessa: la scelta della regina è il primo passo per prevenire la sciamatura
Il primo e più importante passo per prevenire la sciamatura è utilizzare regine selezionate con bassa propensione alla sciamatura.
Ogni colonia ha una predisposizione genetica alla sciamatura, e senza una selezione adeguata, tutte le tecniche di gestione e prevenzione risulteranno molto meno efficaci.
- Regine selezionate correttamente tendono a “rimanere nell’arnia” e a garantire una crescita più stabile della colonia.
- Regine di origine incerta o da linee molto sciamatrici aumentano significativamente il rischio di perdita della famiglia.
- Sostituire regine vecchie o sciamatrici con regine selezionate permette di lavorare con colonie più gestibili e produttive. E’ importante sostituire le regine al massimo ogni 2 anni per lavorare sempre con regine performanti.
Se si parte da una regina che ha una forte predisposizione alla sciamatura, anche le migliori strategie di gestione non potranno dare buoni risultati. La scelta della genetica è quindi, secondo la nostra esperienza aziendale decennale, la base di qualsiasi piano di prevenzione efficace (per saperne di più sul nostro programma di selezione clicca qui).
L’equilibrio dell’alveare per prevenire la sciamatura
In questo articolo approfondiremo alcuni concetti fondamentali (già accennati nel nostro articolo precedente che puoi leggere qui) per meglio imparare a comprendere la sciamatura. Le tecniche che descriveremo si basano sulla nostra strategia aziendale di prevenzione della sciamatura, che portiamo avanti da diversi anni con risultati molto soddisfacenti.
Uno dei fattori fondamentali per prevenire la sciamatura della colonia è il bilanciamento tra la quantità di covata fresca da accudire, il potenziale di nutrizione percepito dalle api. Questo potenziale si traduce principalmente nell’abbondanza delle api nutrici e nelle scorte di miele e polline nel nido.
Le api valutano costantemente la disponibilità di risorse per decidere se continuare lo sviluppo della colonia o se, al contrario, prepararsi alla sciamatura. In particolare:
- Se la covata è ben distribuita e proporzionata alla quantità di nutrici disponibili, la colonia rimane stabile.
- Se il nido è ricco di miele e polline, le api possono sentirsi “sicure” e ridurre l’allevamento della covata preparandosi a sciamare.
- Se troppe api nutrici restano concentrate sulla covata senza uno sfogo nel melario, la colonia si congestiona e percepisce un potenziale di nutrizione della covata fresca superiore al necessario, aumentando il rischio di sciamatura.
Quando questo equilibrio si sbilancia – per un eccesso di scorte, una mancanza di spazio per la regina o una concentrazione anomala di api (soprattutto api nutrici) in alcune zone dell’alveare – la colonia si prepara a sciamare.
L’apicoltore deve quindi intervenire per mantenere il giusto rapporto tra covata, nutrizione e spazio disponibile, riducendo così il rischio di perdita di api e produttività.
1. Segnali di sciamatura imminente: è già troppo tardi!
Per evitare la sciamatura, è fondamentale riconoscere i segnali:
- Presenza di celle reali (soprattutto lungo i bordi dei favi).
- Diminuzione della deposizione della regina.
- Comportamento irrequieto della colonia, con api che formano grappoli fuori dall’arnia.
Se si notano questi segnali, vuol dire che qualcosa non ha funzionato nella nostra strategia di prevenzione ed è necessario intervenire subito per evitare la perdita di una parte della colonia. Sottolineiamo che contrastare la sciamatura eliminando celle reali con controlli molto frequenti NON deve essere la normalità! La sciamatura va prevenuta e non contrastata!
2. Tecniche per prevenire la sciamatura
a) Evitare il sovraffollamento e gestire le scorte nel nido
Se nel nido ci sono troppe scorte di miele e polline nel nido, si innescano una serie di meccanismi che possono causare la sciamatura:
- Si riduce lo spazio per la deposizione della regina. Soprattutto se si lavora con un nido ristretto.
- Senso di appagamento alimentare della colonia. La colonia percepisce di aver scorte più che sufficienti per nutrire la covata fresca.
- Frequenza di trasmissione delle vibrazioni delle api. Se i telaini del nido sono pieni di miele, le api percepiscono il nido come se fosse più affollato di quanto non sia in realtà.
Cosa fare per evitare che ciò accada:
- Posizionare precocemente i melari. In situazioni normali nella nostra azienda i melari vengono posizionati tra fine febbraio e metà marzo, per fare in modo che i primi raccolti di miele, come il prugnolo e le crucifere, vengano stoccati nei melari e non nel nido.
- Il “Melario di Emergenza”. Questo è forse l’aspetto cruciale dell’intera strategia di prevenzione. Per tutto il periodo in cui esiste il pericolo di sciamatura (nella nostra zona aprile/maggio) è fondamentale avere sempre l’ultimo melario (quello più in alto) con pochissime api. Appena un melario ha più di metà dei telaini coperti di api ne aggiungiamo un altro che servirà per prevenire il sovraffollamento nel caso di nascita di molte api dall’abbondante covata presente in quel periodo.
- Stringere il nido. In azienda lavoriamo su 8 telaini tutto l’anno posizionando 2 diaframmi, uno in prima e uno in decima posizione (famiglia centrata nel nido). In questo modo la covata “spinge” le scorte nei melari.
- Spostare alcuni telai pieni di miele. Se ci sono telaini da nido pieni di scorte che le api non riescono a “smaltire”, li raschiamo e li spostiamo al centro della covata, trasformando così queste scorte in covata nel giro di pochi giorni. Importante: facciamo questa operazione solo se la famiglia è ben popolata con molte api e scorte nel melario.
b) Gestire un nido a misura della famiglia
Cosa vuol dire? Il nido deve essere esattamente a misura della famiglia di api e della sua covata, non più largo e non più stretto. Vediamo perché.
Se è troppo largo:
- Le api avranno più spazio per intasare il nido di scorte (vedi punto precedente).
- I feromoni di aggregazione della famiglia, prodotti dalla covata e dalla regina (ricordiamo l’importanza di lavorare sempre con regine giovani), non saranno distribuiti uniformemente sui telaini laterali del nido (troppo lontani dal centro della famiglia), dando alle api la sensazione di una famiglia inefficiente.
Se è troppo stretto:
- La regina potrebbe non aver spazio sufficiente per deporre. Se questo avviene è visibile uno spazio vuoto senza miele al centro del primo melario, che le api lasciano libero nella speranza che la regina lo usi per deporre uova.
- Eccessivo senso di costrizione della famiglia.
Nella nostra esperienza aziendale il giusto equilibrio è tra 7 e 8 telaini nel nido.
c) Allontanare le api dal nido per ridurre il senso di eccessivo affollamento del nido
Suona strano “allontanare le api dal nido” ma è proprio così. Vogliamo famiglie forti che producano molto miele, ma che non sentano il sovraffollamento che le porterebbe a voler sciamare. Soluzione? Spingiamo le operaie (soprattutto le nutrici) nel melario! In questo modo anche famiglie molto popolose non avranno la sensazione di essere troppo affollate. Come facciamo a spingere le api nei melari? Semplice, basta seguire queste due regole:
- Lasciamo sempre abbondante spazio nei melari. Come visto in precedenza dobbiamo avere sempre almeno un melario libero per fare spazio alle api che vogliono salire.
- “Togliamo spazio” nel nido. Riempiamo il nido di qualcosa che impedisca alle nutrici di affollarsi vicino alla covata dando alle api un senso di eccessivo appagamento. Di cosa lo riempiamo? Semplice! Lo riempiamo di fuchi! Vedremo nel prossimo paragrafo l’importanza del telaino da maschio per prevenire la sciamatura.
d)Uso del telaino da maschio e ruolo dei fuchi per prevenire la sciamatura
Un passaggio importante per prevenire la sciamatura è spostare le api nutrici verso il melario, riducendone così la presenza vicino alla covata. Questo si può ottenere favorendo la nascita di fuchi utilizzando un telaino da maschio.
1️⃣ Perché il telaino da maschio aiuta a prevenire la sciamatura?
- I fuchi (maschi dell’alveare) non possono salire nel melario per via dell’escludiregina, pertanto se presenti in abbondanza tenderanno ad intasare il nido (e lo fanno bene vista la loro stazza). L’aspetto importante è che l’intasamento da fuchi nel nido non stimola la sciamatura
- Se c’è una forte presenza di fuchi nel nido, molte api nutrici si sposteranno nel melario per cercare spazio riducendo così la loro presenza nel nido.
- Questo “alleggerisce” la parte inferiore dell’alveare e riduce il senso di sovraffollamento, diminuendo il rischio di sciamatura.
2️⃣ Come usare il telaino da maschio nel modo corretto?
Inserire un telaino con celle da fuco (o un telaino senza foglio cereo) in una posizione strategica, preferibilmente nei telai laterali o vicino alla covata.
Monitorare il telaino: quando le celle da maschio sono opercolate, si può decidere se lasciarle schiudere o rimuoverle per il controllo della varroa. Noi in azienda le lasciamo schiudere per usare i fuchi adulti come spiegato sopra
Passato il periodo della sciamatura possiamo tagliare la covata maschile usandola come trappola per la varroa.
3️⃣ Effetti della presenza di fuchi sulla gestione della colonia
- I fuchi stimolano le operaie a muoversi nel melario, riducendo la congestione nel nido.
- Se la famiglia ha abbastanza fuchi, tende a essere più equilibrata e meno incline alla sciamatura. Ricordiamoci sempre che l’utilizzo dei fogli cerei forza l’alveare a produrre meno fuchi di quanto farebbe naturalmente. Il telaino da maschio è un ottimo modo per compensare questa forzatura.
- La loro presenza influisce anche sulle scorte di polline: i fuchi consumano molto polline e aiutano a ridurne l’accumulo nel nido, riducendo anche in questo modo la sciamatura.
4️⃣ Conclusione
L’uso strategico del telaino da maschio e dei fuchi è un ottimo strumento per prevenire la sciamatura perché:
- Riduce la pressione nel nido.
- Spinge le api nutrici verso il melario.
- Aiuta a distribuire meglio le api nell’arnia.
- Mantiene un ambiente più stabile, riducendo lo stress della colonia.
3. Se la colonia è già sciammata: cosa fare?
- Recuperare lo sciame se si è posato vicino.
- Verificare la colonia madre per controllare se hanno ripristinato una nuova regina.
- Se la colonia è orfana, introdurre una nuova regina feconda.
Conclusione
Abbiamo visto che i fattori principali che implementiamo, nella nostra azienda, per prevenire la sciamatura sono:
- Uso di regine selezionate con bassa propensione alla sciamatura.
- Bilanciare il rapporto tra covata, nutrizione e spazio.
- Utilizzare il telaino da maschio per spostare le api nutrici nel melario.
- In genere non “salassiamo” eccessivamente le famiglie, ma preleviamo al massimo 1 telaino di covata durante tutta la stagione.
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Le informazioni contenute in questo articolo sono a scopo puramente informativo e basate su esperienze apistiche personali. Le dinamiche della sciamatura possono variare in base alla razza delle api, alle condizioni climatiche e alla gestione dell’apiario. Per strategie personalizzate, consulta un esperto apistico della tua zona o sperimenta tecniche adatte al tuo contesto.